lunedì 12 marzo 2012

Giovani startupper italiani

Leggo con sollievo e soddisfazione di questa mini inchiesta del Corriere sulle nuove startup italiane. Il sollievo nasce dal vedere incorporati concetti come il fallimento all'interno dei percorsi di creazione d'impresa senza la solita stigmatizzazione sociale che comunemente si attribuisce al "fallito" (che, guarda caso, nell'utilizzo comune è un termine derogatorio). La soddisfazione nasce dal constatare come si stia diffondendo l'idea di tentare delle web-based startup in virtù dei minori costi di avvio e dal promuovere la creazione d'impresa come alternativa ad un lavoro dipendente se non, in alcuni casi, come scelta (controcorrente) di vita, guidata da una spinta vocazionale ed estremamente volitiva.
Forza ragazzi!

Nessun commento:

Posta un commento